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Jardines de Italia


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martes, abril 29, 2003 :::
 
Le ville riaprono le porte
Le antiche dimore visitabili lungo la Riviera del Brenta

Fuente:Il Mattino de Padova
Fecha: 25-4-03


Sei ville venete lungo la Riviera del Brenta, che lega Padova a Venezia, tornano ad aprire i cancelli con il circuito "Ville Aperte" ideato dall'Associazione Culturale Echidna. Già dal lunedì di Pasquetta sono visitabili tutte le domeniche e nei giorni festivi di aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre Villa Allegri a Oriago, Villa Bon a Mira, Villa Badoer a Dolo e Villa Foscarini Rossi a Stra. Ma si tratta di un assaggio, dato che già da maggio l'offerta si amplierà con l'aggiunta di altre due ville al carnet: Villa Benzi a S. Pietro di Stra (la prima e la terza domenica di ogni mese) e Villa Tito a Dolo (la seconda e la quarta domenica di ogni mese).
Ma l'edizione 2003 di "Ville Aperte" riserva anche sorprese eccezionali. Tra maggio e giugno apriranno al pubblico in occasione di giornate - evento quelle che saranno le "Le Perle di Ville Aperte": dimore storiche private e giardini normalmente chiusi - lungo il Naviglio Brenta ma anche nel primo entroterra - che saranno visitabili in esclusiva per una sola giornata attraverso il circuito.
"Ville Aperte" è un viaggio attraverso un paesaggio inedito, fatto di antiche dimore, parchi e giardini, angoli di fiume, di campagne e dell'odore salmastro della laguna veneziana. Senza soluzione di continuità, le ville sono tappe di questo viaggio tra storia e memoria, arte e natura, che offre all'ospite - grazie alla disponibilità dei proprietari - suggestioni vive nei luoghi e nelle stanze affrescate dei nobili veneziani che scelsero per "villeggiare", storie che si mantengono vive attraverso le parole, i ricordi, gli oggetti delle famiglie che oggi vi abitano. Tra le novità di quest'anno la possibilità del biglietto cumulativo che permette, visitando più ville del circuito, la riduzione degli ingressi; una proposta che l'associazione culturale Echidna ha già sperimentato e che è stata presentata ad altre ville della Riviera del Brenta di proprietà pubblica come Villa Widmann e Villa Pisani.

Le ville sono aperte al pubblico nei giorni festivi in turni orari di visita guidata con un Operatore di Villa. I biglietti (7 euro per una villa, 12 euro per due ville, 15 euro per tre ville) si possono acquistare presso le singole dimore. L'ingresso è gratuito per bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Informazioni: Echidna Associazione Culturale tel. 340.7615862
email: villeaperteØlibero.it


::: Noticia generada a las 7:20 PM


jueves, abril 24, 2003 :::
 
Domani inaugurazione di piazza Gassman e della Meridiana restaurata. In fiore 55 varietà di antiche essenze e 15 mila piante stagionali
Villa Borghese scopre i suoi Segreti
Via ai festeggiamenti per i 100 anni: aprono al pubblico anche i Giardini seicenteschi

Fuente: Il messagero on line
Fecha: 18-4-03
Autora: Maria Grazia Filippi

Non servono più i 25 centesimi per accedere, dalle 5 del mattino alle 8 di sera, alla villa delle meraviglie. Da cento anni infatti Villa Borghese è proprietà dei romani e per godersi verde rigoglioso e acque scroscianti non si paga più dazio. E tutto è pronto per i festeggiamenti a cascata che investiranno la cittadinanza per nove mesi a cominciare da domani quando, alle 11 in punto, il sindaco Veltroni, indossando la fascia tricolore, taglierà il nastro della restaurata Meridiana, l'orologio solare realizzato dal Rainaldi alla fine dell'600 che sarà il nuovo punto informazioni della villa. Poi saranno tre giorni di festa continua: sempre domani nascerà piazza Vittorio Gassman proprio davanti al Bioparco alla presenza della moglie Diletta, del figlio Alessandro e del regista Dino Risi. Porte aperte al Giardino zoologico: fino alle 14 si entrerà gratuitamente. E poi il festival dei burattini e alle peripezie degli artisti del circo, degli acrobati e dei funamboli; arriverà la banda musicale e aquilonisti italiani e stranieri si esibiranno dalla terrazza del Pincio per la festa dell'Aquilone. Previste inoltre una caccia al tesoro e la Cinque Miglia di piazza di Siena, con squadre di atleti professionisti.
Ma per i romani da mesi si lavora anche per un regalo in più: la riapertura dei Giardini Segreti, fiore all'occhiello del progetto di restauro vegetazionale costato 900 mila euro. Recuperato tre anni fa l'aspetto seicentesco del disegno delle aiuole e delle fioriture, i Giardini Segreti, che verranno riaperti per visite guidate gratuite, sono un piccolo eden dai profumi delicati e diversissimi. I cedri e gli aranci, che caratterizzano il Giardino vecchio, sono splendidamente in fiore: tulipani, ranuncoli, viole del pensiero e viole cornutelle, disseminate lungo i giardini della Meridiana e dell'Uccelliera, sono al massimo della fioritura. Ma saranno soprattutto le 15mila piante stagionali abbinate ai tulipani amorevolmente coltivati durante l'anno, a dare colore intenso all'inaugurazione recuperando l'aspetto originario della villa. Oltre 55 varietà di piante antiche.
«Per conferire alla Villa l'aspetto originario, nel tratto della lecceta davanti al museo, sarà eliminato completamente l'asfalto e i vecchi percorsi che la caratterizzavano saranno riprodotti con terreno stabilizzato e travertino - spiega l'assessore all’Ambiente, Dario Esposito - lo stesso materiale con cui saranno ripristinate anche le gradinate in via dell'Uccelliera. Infine saranno rivisitati tutti gli arredi: cento nuove panchine riprodotte su modello ottocentesco abbelliranno i viali, come pure i nuovi portarifiuti a mangiatoia provvisti di coperchio per evitare le incursioni delle cornacchie». Entro la fine di luglio si completeranno inoltre i lavori di risagomatura delle alberate, in particolare di oltre mille lecci e platani, e quasi un chilometro di siepi di viburno, lauro e bosso verranno reimpiantate, soprattutto in prossimità del Giardino del lago e del Pincio. Troveranno spazio adeguato circa un centinaio di nuovi lecci e un gigantesco cipresso andrà a far coppia al suo simile posto all'ingresso di piazza di Siena. «E' molto importante sottolineare - aggiunge l'assessore Esposito - che tutti i trattamenti effettuati sono di tipo biologico e non sono stati utilizzati antiparassitari chimici, sempre nell'ottica di una salvaguardia del verde che vada di pari passo con la salvaguardia della salute dei cittadini».



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sábado, abril 19, 2003 :::
 
«Salviamo la Selva»: Sos del principe Ruffo raccolto dal Comune
Paliano/Il parco è stato chiuso


Fuente:????
Fecha : 19-3-03

Il principe Antonello Ruffo di Calabria e il comune di Paliano al lavoro per "salvare" il parco naturale La Selva. Ieri mattina il principe Ruffo ha incontrato gli amministratori comunali, ai quali ha illustrato le difficoltà divenute, pare, insormontabili nella salvaguardia della Selva. Che il principe Ruffo ami la sua creatura, attualmente gestita da un consorzio di cui il fratello della regina del Belgio è il presidente, si intuisce sentendolo parlare dell'oasi naturalistica da egli stesso "inventata" e aperta al pubblico nel 1974. Da allora «la più grande azienda per il tempo libero d'Italia», come è solito definirla, ha fatto molta strada, portando a Paliano circa nove milioni di visitatori nell'arco di quasi trent'anni. Periodicamente e in molte occasioni Ruffo ha lanciato vari allarmi sulla necessità di difendere La Selva, pian piano defraudata dell'imponente patrimonio faunistico che la popolava e dove trovarono il loro habitat numerose specie di uccelli, alcune delle quali provenienti anche da Cuba. I fenicotteri, le cicogne, gli gnu, che scorrazzavano sui prati del parco per la felicità soprattutto dei bambini che potevano ammirarli da vicino, adesso sono solo un ricordo. Ecco allora la clamorosa forma di protesta del principe che ha deciso di chiudere La Selva, togliendo le due ragazze addette alla ricevitoria e arrivando perfino a staccare il cartello d'ingresso. «Il parco Uccelli della Selva di Paliano - aveva spiegato Ruffo - si chiude perché distrutto dai bracconieri e dai cacciatori, dai cani e dai gatti portati e abbandonati da persone incoscienti». Facendo una passeggiata dalla parte della Tana viene alla luce una delle ultime sconcertanti sorprese: centinaia di pneumatici per autovetture sono stati abbandonati lungo uno dei tanti vialetti che attraversano le colline che caratterizzano il paesaggio. L'importanza di far convergere gli interessi tra il comune e La Selva per lo sviluppo dell'area in termini turistici e occupazionali, è stato l'argomento principale dell'incontro svoltosi ieri mattina al comune. «Sono venuto a conoscenza di una delibera comunale che risale all'82 di cui non sapevo niente - ha rivelato il principe alla fine del colloquio con i membri della giunta - e che già proponeva quello che sarebbe auspicabile: fare della Selva una zona protetta». Anche il sindaco di Paliano, Armenio Gordani - ha apprezzato i contenuti e i toni della riunione: «Siamo rimasti d'accordo - ha detto Giordani - che nel giro di quarantotto ore ci farà sapere come poter ovviare all'inconveniente della chiusura del parco e tornare alla normalità. La sua richiesta di un'oasi di protezione intorno alla Selva è stato già oggetto di una delibera di consiglio comunale, all'epoca proposta proprio da me e inviata nell'82 all'amministrazione provinciale allo scopo di interdire alla caccia l'intera zona. Verrà, pertanto, riproposta quanto prima».





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Le ville e i giardini più belli della Toscana


Fuente : La Nazione
Fecha: 19-3-03

PISTOIA
PONTE BUGGIANESE — Far conoscere il patrimonio di ville e giardini della Regione è l'obiettivo della mostra fotografica dal titolo Giardini di Toscana che si può visitare nella sala mostre del Comune di Ponte Buggianese, in via Matteotti 78, fino a sabato prossimo.
Il Comune pontigiano ha raccolto l'invito della Regione di ospitare questa mostra ideata dall'assessorato alla cultura regionale.
Chi non ha avuto la possibilità di ammirare le ville e i giardini della Toscana potrà farlo in un'unica volta visitando la numerosa raccolta di fotografie. Non potevano mancare le ville della provincia di Pistoia: villa Garzoni di Collodi, villa di Celle di Santomato, villa Puccini di Pistoia e villa La Magia di Quarrata.
«La mostra non è particolarmente significativa per Ponte Buggianese _ dice Gherda Maestripieri, locale assessore alla cultura _ ma abbiamo accettato con piacere l'invito della Regione. La cultura non è solo quella legata al proprio territorio e questa potrebbe essere una occasione per attirare l'attenzione di turisti o cittadini che abitano in altri Comuni».


Meraviglie da vivere
Le dimore storiche


Fuente: La Nazione
Fecha:19-3-03
Autora: Letizia Tesi

PISTOIA — Cosa sarebbe successo se gli alberi del parco della Fattoria di Celle, uno dei più bei musei all'aperto del mondo, fossero stati tagliati e l'intera tenuta trasformata in carbonaia? Poco ci mancò agli inizi dello scorso secolo quando la malsana idea balenò nella mente del proprietario di allora, fermato in tempo dalla Soprintendenza. A raccontare l'inedito risvolto della storia di Celle è stato Giuliano Gori, attuale proprietario della villa, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno internazionale di studi su 'Le dimore di Pistoia e della Valdinievole. L'arte di abitare tra ville e residenze urbane', che si terrà al Palazzo dei Vescovi il 26, 27 e 28 marzo e a 'casa sua', alla villa di Celle, il 29. «Spesso ci preme salvaguardare solo ciò che è nostro — ha detto Gori nella veste di vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e di membro dell'associazione 'Dimore storiche italiane' — ma bisogna considerare che c'è un intero patrimonio storico- artistico, composto di edifici, monumenti, parchi, ville, che va protetto e difeso come se fosse di tutti».
Scopo dell'associazione di cui fa parte anche Gori, infatti, è proprio quello di salvaguardare, proteggere e valorizzare le dimore storiche (circa 40.000 in tutt'Italia) e tutelare gli interessi dei proprietari, per evitare che si verifichino scempi come quello che avrebbe potuto subire Celle. In Italia i soci di 'Dimore storiche italiane' sono oltre 4000, 900 in Toscana (la maggior parte sono fiorentini), circa 30 in provincia di Pistoia. «I convegni di studio che organizziamo — ha detto il presidente Niccolò Rosselli Del Turco — servono a valorizzare il patrimonio architettonico delle dimore storiche. Stiamo lavorando al convegno di Pistoia da un anno e mezzo, i relatori saranno circa 40 e fra loro ci sono studiosi di chiara fama. Organizzare questo convegno, per me, è stato particolarmente coinvolgente, perché ho vissuto a Santomato fino all'età di 15 anni, proprio al confine con la villa di Celle, dove i miei avevano un'azienda agricola e sono tornato a Pistoia durante la guerra. Questo paesaggio, quindi, con le sue colline e i suoi gioielli storici, lo porto sempre negli occhi e nel cuore». «I convegni promossi dall'associazione — ha detto Gabriele Morolli dell'Università di Firenze — sono importanti perché aperti ai contributi più diversi e fanno emergere, così, aspetti culturali e antropologici non secondari, ma finora trascurati». Il convegno è suddiviso per sezioni tematiche (architettura, ville e giardini, territorio, materiali e restauro, arte dell'abitare) che saranno affrontate da relatori con diverse specializzaioni, dalla soprintendenza all'università, dall'area della ricerca sul campo a quella delle amministrazioni locali. Le stesse cornici dove si svolgeranno le giornate di studio sono veri gioielli storici: dallo stratificato palazzo dei Vescovi, al romantico pantheon del giardino Puccini, alla Villa di Celle, esperienza nel suo genere unica al mondo.



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