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Jardines de Italia


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domingo, mayo 25, 2003 :::
 

Fuente: Giornale di Vicenza
Fecha: 21-5-03
Autora: Michela Pezzani

Riscoprire e proteggere il giardino dei semplici

Curiosità e rivelazioni degli esperti sull’Orto Botanico di Padova, dichiarato dall’Unesco nel ’97 «patrimonio dell’umanità», l’istituzione naturalistica più antica in Europa e tra le più celebri al mondo, oggi minacciato dalla speculazione edilizia

L’occhio botanico si acquisisce con l'esperienza e l'osservazione diretta delle specie vegetali e l'attento pubblico che ha assistito alla conferenza "L'Orto botanico dell'Università di Padova" tenutasi a Verona a Palazzo Erbisti, sede dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, ha potuto scoprire il fascino e la veridicità di questo che non è affatto un motto ma una lezione di vita. Il prof. Vittorio Castagna, presidente dell'Accademia, ha introdotto gli interessantissimi interventi di due personalità patavine, il prof. Arturo Paganelli, ex direttore dell'Orto Botanico di Padova e la prof.ssa Elsa Cappelletti, nuova direttrice subentrata al collega andato in pensione da pochi mesi. I due esperti, fonti alla mano ed esperienza di una vita nel "giardino dei semplici", hanno affrescato al folto pubblico la straordinaria bellezza ed importanza di un "gabinetto en plein air" dichiarato dall'Unesco nel 1997 "patrimonio dell'umanità".
Con l'ausilio della lavagna luminosa che ha permesso alle persone di visionare su grande schermo stampe antiche, arcaiche planimetrie, antichi ritratti di studiosi e stupende tavole botaniche, i relatori sono entrati cronologicamente nella biografia per immagini dell'Orto Botanico che è il più antico d'Europa e primo ad essere costruito in un centro universitario, nonché tra i più celebri al mondo e il primo costruito, nel 1545, in un Centro Universitario per lo studio delle piante e del progresso ed inoltre abbiamo appreso la sua avita aggregazione alla Cattedra dei Semplici da cui ne è derivata l'omonima definizione.
Orgoglio di Padova l'Orto è da sempre specializzato nelle studio delle piante che fin dalle origini doveva essere sperimentale ed è stato interessante esaminare l'atto di registrazione del terreno sul quale l'Orto Botanico fu creato su prati e pascoli, su progetto di Daniele Antise Barbaro ed esecuzione di Andrea Moroni ed anche il regolamento al quale doveva attenersi il visitatore per non incorrere, se molestatore del luogo, in multe, carcere e addirittura esilio.
"L'Orto Botanico non è un giardino pubblico ma un laboratorio di ricerca- ha spiegato il prof. Paganelli a proposito di questo inestimabile bene, laboratorio didattico- scientifico che vanta un'area di oltre tre ettari e quest'anno ha contato oltre 50 mila visitatori- ed ogni spalto al tempo è stato realizzato a forma geografica e completo di vasche per le piante acquatiche. E' curioso inoltre sapere che nel 1500, essendo lo spazio senza recinzione, il popolino la notte andava nel luogo e rubava le piante per portarle a casa in quanto credevano di poterle usare in modo domestico per farne medicinali, finché ad un certo punto la Repubblica veneta impose delle grosse multe per evitare tale scempio, installando addirittura in seguito una casa di prefettura e alte mura perimetrali".
Significativo e molto innovativo per il tempo fu poi l'edificazione di una cucina destinata agli operai che lavoravano sul posto, arrivavano la mattina e ripartivano la sera. "Da un pozzo artesiano a 300 metri di profondità si pompava l'acqua per l'irrigazione- ha proseguito l'esperto- e nella vasca delle quattro stagioni ancora oggi possiamo ammirare la statua di Salomone scolpita da Giovanni Bonazza".
All'avanguardia anche in campo sociale, l'Orto Botanico di Padova dispone quindi di un settore dedicato ai nonvedenti ed agli ipovedenti con le piante corredate da targhette in braille e scritte in rilievo in modo che chi non può usare gli occhi memorizza con le mani e gli altri sensi, specie l'olfatto, l'Eden che lo circonda.
"La raccolta di semi all'Orto Botanico è scritta in latino ed anche lo scambio dei suddetti semi, migliaia, con tutto il mondo avviene ancora nella colta lingua " ha proseguito quindi la prof.ssa Cappelletti addentrandosi come in un romanzo nel racconto colorito di come avveniva nel corso dei secoli la didattica all'Orto, con i severi docenti in toga e parrucca e gli studenti in altrettanti bizzarri paludamenti.
Dell'Orto Botanico quindi ci pervengono preziosissimi documenti su come si insegnava e si impartivano i compiti attraverso due tipi di fonti, i disegni con i nomi delle piante e la loro collocazione minuziosa e i disegni senza nome, come cartine mute e che gli allievi dovevano riempire come un quiz.
Ancora merita una nota speciale una certa Guida Tascabile cinquecentesca, oggi custodita alla Biblioteca Civica di Padova, insomma quasi un "Bignami" da esame e della quale esistono solo 5 esemplari al mondo.
Aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica compresa, dunque, la verde realtà patavina merita davvero di essere riscoperta e fa davvero pensare quanto sia l'impegno dei responsabili del luogo nel migliorare sempre di più il posto, arrivando addirittura a spendere 200 milioni di vecchie lire per curare due magnolie che hanno sofferto di recente a causa di secchezza dovuta all'abbassamento della falda acquifera che alimenta l'Orto e le cui cause non sono naturali: da poco infatti attorno all'Orto sono state costruite delle villette a schiera ed i lavori edilizi hanno provocato tale deprecabile risultato.


::: Noticia generada a las 3:32 PM


sábado, mayo 24, 2003 :::
 


Fuente: La Provincia Pavese
Fecha:16-5-03

Una domenica tra le rose all'Orto Botanico di Pavia

PAVIA. Maggio per l'Orto Botanico di Pavia significa rose e domenica vorrà dire anche «Festa del roseto». Sarà infatti possibile vistare lo storico roseto dell'Orto Botanico ricco di oltre trecento specie e varietà di rose antiche e moderne. Tra queste i visitatori della Festa potranno votare la rosa preferita. Inoltre nel chiostro sarà ospitata un'esposizione di rose ed iris. Non mancherà il mercatino che sarà allestito nell'adiacente piazzetta Sant'Epifanio. Non mancherà il mercatino che sarà allestito in piazzetta Sant'Epifanio.
Durante la giornata di festa, sia l'ingresso ai giardini dell'Orto Botanico di Pavia che la partecipazione alla visita guidata sono gratuiti.
E' previsto anche uno spazio dedicato ai bambini, che comprende il laboratorio «Crea la rosa». Fiori bellissimi saranno realizzati dai piccoli artisti con plastilina, carta colorata e pastelli. I bambini inventeranno una rosa di fantasia, aiutati dalle studentesse dell'istituto Cossa. I materiali saranno forniti dall'associazione «Amici dell'Orto Botanico».
Alle ore 15 sarà invece presentata la pubblicazione «I miei giardini». Si tratta del sesto numero della collana delle guide per i ragazzi curato dall'assessorato alle politiche socio-educative dell'Amministraizone provinciale di Pavia.
«I nostri giardini» racconta ai ragazzi, attraverso le illustrazioni di Grazia Nidasio e i testi di Nidasio, Erba e Malavasi, la storia del giardino ma in particolare dei giardini presenti e visitabili nel territorio di tutta la nostra provincia, delle loro caratteristiche, degli antichi alberi ospitati e delle particolarità botaniche, delle dimore cui fanno da contorno, delle storie delle famiglie che li hanno creati, delle leggende.
Si tratta di un viaggio pensato per i ragazzi di età compresa fra i sei e i quattordici anni, che ha la finalità educativa di far crescere nei giovani la consapevolezza dell'importanza del giardino come bene da vivere e da salvaguardare. Le associazioni di promozione sociale del Comune di Pavia esporranno inoltre manufatti realizzati dai soci proprio sul tema «Le rose». Durante la festa sarà consegnato loro un riconoscimento.
L'Orto botanico sarà aperto domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 18. Alle ore 16 è in programma la visita guidata a cura dell'associazione «Amici dell'Orto».
Cozzo va in gita. Il villaggio dell'isola dei Pescatori e il parco della Villa Pallavicino sul lago Maggiore: sono le mete della gita organizzata per domenica dalla Pro loco di Cozzo con partenza alle 7.30 e ritorno per le 20. Informazioni in municipio (0384 74102).
Bici d'epoca a Tortona. L'associazione Coppi e il centro di documentazione sul «Campionissimo» di Castellania iniziano domenica una serie di celebrazioni del mito di Coppi. Domenica nei pressi del centro Oasi di Tortona una mostra di bici d'epoca. Sarà anche l'occasione per ammirare molti cimeli del centro di documentazione non solo relativi a Coppi, ma anche a molti grandi del ciclismo.


::: Noticia generada a las 12:00 PM




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