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jueves, diciembre 30, 2004 :::
 
Fuente: Professione Architetto
Fecha: 1-12-04


Laurea ad honorem ad un grande paesaggista

cerimonia
Ferrara, 2 dicembre 2004, ore 11.00
Giovedì 2 dicembre alle ore 11 nell'Aula Magna dell'Università via Savonarola, 9 - Ferrara


Cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in Architettura al paesaggista Ippolito Pizzetti
Dopo il saluto del Magnifico Rettore Prof. Patrizio Bianchi e la presentazione del laureato Prof. Bruno Minardi. Il Prof. Graziano Trippa dara’ lettura della motivazione. Quindi il conferimento del Diploma di Laurea e la Lectio Doctoralis dal titolo: "La mia lunga strada verso il paesaggismo".


Ippolito Pizzetti è nato a Milano nel 1926. Si è laureato in Letteratura italiana con Natalino Sapegno, a Roma, nel 1950. Nel 1968 ha pubblicato il Libro dei Fiori (Garzanti) e in seguito Piccoli Giardini (Idealibri). Ha diretto per la Rizzoli la collana "L'Ornitorinco" e per Franco Muzzio "Il Corvo e la Colomba". Ha insegnato Arte dei Giardini e Composizione paesaggistica presso le Università di Roma, Palermo, Venezia, attualmente insegna presso l'Università di Ferrara. Dagli anni Settanta svolge attività di architetto paesaggista e ha partecipato a progetti e concorsi nazionali e internazionali con Ludovico Quaroni, Gino Valle, Vittorio Gregotti, Luigi Snozzi e altri.
Ha curato per Garzanti l'Enciclopedia dei Fiori e del Giardino, e tiene diverse rubriche pubblicate su l'"Espresso", il "Corriere della Sera". Tra gli altri suoi libri: Pollice verde e Robinson in città.
Il lavoro di Ippolito Pizzetti è informato dalla concezione di paesaggio quale opera d’arte che si esprime nella coniugazione immanente e imprescindibile di percezione del luogo, di istanze filosofiche, poetiche e di principi tecnici e tecnologici.
L’osservazione del luogo, la comprensione delle regole che sovrintendono l’opera della natura, il background culturale individuale sono le condizioni che permettono la percezione estetica del paesaggio. L’acribia, la determinazione dello studioso e dell’intellettuale nonché la personale curiosità ed intelligenza hanno portato ad opere paesaggistiche che pongono a fondamento la percezione del luogo da parte degli individui.
Coerentemente l’impegno di Ippolito Pizzetti si è rivolto non solo all’intervento sul luogo, sul giardino o sull’area da riqualificare o sapientemente riplasmare, ma anche all’insegnamento universitario, alla pubblicistica con redazione e curatela di numerosi manuali, al giornalismo con interventi puntuali per le rubriche di quotidiani e settimanali.
Il conferimento della laurea viene dunque a motivarsi per la completezza del lavoro di Ippolito Pizzetti, nella molteplicità delle figure che si concentrano, dal progettista al docente, dal filosofo al divulgatore, dall’intellettuale al pubblicista, per il rigore intellettuale che ha sempre connotato i propri interventi nel territorio come sulla stampa, per l’entusiasmo nella professione del paesaggista che ha saputo plasmare.




Fuente: Girodivite
Fecha: 18-11-04

Recupero e valorizzazione del Giardino Bellini di Catania

Il Coordinamento in difesa della villa Bellini di Catania, a seguito degli incontri tecnici tenuti nei giorni 27, 28, 29 ottobre, 2 e 3 novembre 2004, durante l'incontro del 9 novembre 2004 con il sig. Sindaco fa rilevare che...di Redazione, pubblicato il 18 novembre 2004 - 65 letture

Il GIARDINO BELLINI è un Giardino storico anche se non ufficialmente dichiarato storico dalla Soprintendenza (l'iter non è stato mai attivato). Gli oltre 14.000 cittadini che hanno firmato la petizione in difesa della Villa Bellini identificano la Villa Bellini come un bene culturale, architettonico e botanico. Un insieme che va salvaguardato dalle incurie, dalla cattiva gestione e manutenzione, da interventi di trasformazione.

Un GIARDINO STORICO è una composizione architettonica e vegetale che dal punto di vista storico o artistico presenta un interesse pubblico. Come tale è considerato un monumento vivente. ( Art 1 della "Carta di Firenze") Il giardino storico è anche un'opera d'arte e, come tale, bene culturale, risorsa architettonica e ambientale, patrimonio dell'intera collettività. L'intervento tecnico di conservazione dovrà pertanto rispettare il complessivo processo storico del giardino e l'evoluzione della struttura e delle configurazioni via via assunte nel tempo. Così recita, tra l'altro, la "Carta dei giardini storici" redatta a Firenze nel 1981." Il giardino storico è preminente luogo di memoria." Rappresenta il mondo ideale dei nostri antenati e attraverso il verde penetriamo all'improvviso nella vita del passato. Un ambiente in cui siamo già vissuti, tra scenari che ci sono in qualche modo familiari, nella vita di quelle generazioni passate la cui esistenza forma un tutt'uno con la nostra. Ed è spesso un senso di armonia con l'ambiente quello che percepiamo non appena entriamo in un parco o giardino storico". Un Giardino storico è preservato e protetto da numerosi riferimenti legislativi nazionali: • Art. 9 e 117 della Costituzione - la repubblica tutela e valorizza il patrimonio culturale - • Legge 1 giugno 1939, n. 1089, oggi Decreto Legislativo 490/99, che garantiscono la conservazione dei bendi proprietà pubblica realizzati da oltre 50 anni. • Decreto Legislativo 22/01/04, n. 42 " Codice dei beni culturali e del paesaggio……": Art. 10: sono beni culturali le cose mobili ed immobili appartenenti alla Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. Sono comprese le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse storico e artistico ( comma 4). Art. 20: I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tale da recare pregiudizio alla loro conservazione. Art. 30: Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali, nonché ogni altro ente ed istituto pubblico hanno l'obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza. Art. 101: Ai fini del presente codice sono istituti e luoghi di cultura i musei ……………, i complessi monumentali:( comma 2/f) "complesso monumentale", un insieme formato da una pluralità di fabbricati edificati anche in epoche diverse, che con il tempo hanno acquisito, come insieme, una autonoma rilevanza artistica, storica o etnoantropologica. Art. 136: Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse pubblico…..le ville, i giardini, i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza.
Il Giardino storico è un insieme di forme, di funzioni, di colori, di percorsi, di essenze vegetali particolari ecc. Oltre all'impianto vegetale il giardino storico è costituito anche da percorsi e spazi di aggregazione che sono interconnessi e intrinsecamente legati all'architettura del verde. Le due collinette con il chiosco della musica e con la c.d. palazzina cinese, il piazzale centrale quale elemento di aggregazione e punto focale dei tre anelli concentrici che in esso vanno a convergere: sono anche questi elementi fondanti di un giardino storico. Pertanto il Coordinamento in difesa della Villa Bellini invita il sig. Sindaco On. Umberto Scapagnini a fare modificare il progetto da consegnare all'Assessorato Regionale ai Beni Culturali e Ambientali per le successive fasi burocratiche, in modo che venga approvato con le seguenti modifiche irrinunciabili





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