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lunes, diciembre 30, 2002 :::
 
In giardino non si è mai soli, anche d’inverno

Fuente: Giornale di Brescia
Fecha: 29-12-02
Autora: Paola Carmignani

Chiunque abbia provato a trascorrere qualche ora in un giardino - il proprio, personale, segreto, piccolo o grande giardino - togliendo foglie secche, potando, innaffiando; chiunque sappia cosa vuol dire osservare di giorno in giorno lo stato di salute di corolle, cortecce e radici affioranti dal terreno; chi, insomma, si sia fatto almeno una volta conquistare dalla malìa del contatto diretto con la terra e con quel brandello di Creato che è affidato alle sue cure, sa cosa significhi la frase «In giardino non si è mai soli», splendido titolo di un libro (di Paolo Pejrone, edito da Feltrinelli, pp. 197, 16 euro) che potrebbe sembrare un po’ fuori stagione (la natura, anche quella dei giardini, sta vivendo il suo letargo invernale), ma che invece si adatta bene proprio al tempo della galaverna. Infatti, è in questa stagione dal clima rigido che i provetti e i dilettanti giardinieri possono sognare accanto al fuoco (altrimenti li vedresti operosi, andare dietro alle loro amate cole), magari con un libro fra le mani. Questo di Paolo Pejrone, architetto di giardini che a Revello ha realizzato il suo regno verde, è un libro particolare: ti prende per mano e ti porta a fare una passeggiata per giardini veri di molte parti del mondo (numerose le indicazioni utili per chi li volesse visitare), ma ti offre anche e soprattutto l’esito delle "conversazioni" intime e segrete avute dall’autore con le piante più comuni o con quelle più rare. Il cuore del libro - scandito in capitoli dedicati alle specie più disparate, secondo le occasioni e le stagioni - è il dialogo che ogni giardiniere instaura con il suo giardino (e poi di conseguenza con quelli degli altri), fosse anche solo - è un caso comune - un fazzoletto di Eden amorosamente e religiosamente strappato agli orrori di una lottizzazione selvaggia. Quando c’è quel dialogo - pare dirci l’autore - lì c’è un «vero giardino». E ci avverte: «Per conquistarsi un giardino in pace e di pace, c’è bisogno di tantissime guerre». Così simbolico, questo discorso, che neppure vale spiegarlo: è ovvio che il rapporto di intimità tra l’uomo e il suo ambiente ha a che fare con la sua idea di mondo, con la sua fede, con la sua disposizione d’animo verso gli altri. Entrare nel giardino di qualcuno - ci suggerisce l’autore - significa conoscerlo un po’ di più. Non stupisce dunque che Paolo Pejrone parli di tanti giardini, ma ami soprattutto «quella strana, sghemba e dirupa sinfonia di piante, pietre, ricordi (e speranze) che è il cuore del mio giardino». Così, ogni giardiniere ama e conosce il cuore segreto del proprio garbuglio di verde. «In giardino non si è mai soli» è un libro adatto per quelli, tanti o pochi, che passano per la vita rimanendo convinti - come l’autore - che «gli alberi possono essere tra gli amici più fedeli, sinceri e generosi», e che in questa loro convinzione non trovano nulla di astratto, né avvertono una distanza tra il loro silenzioso e paziente lavorìo e ciò che accade nel resto del mondo.


::: Noticia generada a las 7:31 PM


jueves, diciembre 19, 2002 :::
 
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::: Noticia generada a las 7:53 PM


martes, diciembre 17, 2002 :::
 
Un incontro sui giardini con l'Università aperta
Sermide. Oggi pomeriggio a Villa Schiavi

Fuente: Gazzetta di Mantova
Fecha: 15-12-02
http://www.gazzettadimantova.quotidianiespresso.it/gazzettamantova/arch_15/mantova/ostiglia/np603.htm

SERMIDE. L'Università Aperta di Sermide, guidata dal presidente Paola Longhini Fornasa propone oggi alle ore 15 a Villa Schiavi di Sermide, la presentazione del libro 'Quaderno dei Giardini', nell'elegante e ben curata edizione della casa editrice Kabbalà.
Il libro, vuole essere un'indagine poetica e culturale dell'affascinante mondo dei fiori e dei giardini, carichi del loro significato più segreto, del loro profumo più intenso e del loro colore più vero, appagamento dello spirito e luogo dell'eterna felicità per l'uomo, nel suo destino e desiderio di contemplare armonia nell'infinita bellezza. A dire il vero la pubblicazione si colloca in un programma ben più ampio e variegato, quasi anch'esso volesse imitare la molteplicità di piante e fiori, dove appunto, dopo la presentazione del Quaderno a cura di Raffaella Molinari e Nella Roveri, sarà la volta dei Giardini Celebri di Emanuela Briani Cagnin e ancora il viggio nell'Architettura del Verde, curato da Raffaella Carpani, Studio Area e M.Grazia Sarzi Braga.
Infine, esposizione pittorica della collettiva formata dagli artisti Ferrarini, Guidi, Negri, Pecorari, Provasi e dei Fiori di Elena.
Dunque Villa Schiavi, diverrà il luogo della poesia e della bellezza, tratta dal mondo letterario nei vari paesaggi di fiori e giardini, ritratti nel libello dall'Ariosto, da Plinio il Giovane, dal Marino, Neruda e molti altri ancora, che hanno con le loro parole, dipinto «il mondo floreale e botanico dello spirito». Ma forse il fiore più bello, sarà quello che non verrà decantato con parole e poesie, bensì attraverso un semplice gesto: l'Università infatti in collaborazione con l'Unicef, ha aderito all'iniziativa «Adotta una Pigotta», ovvero bambole di pezza realizzate a mano che per l'occasione verranno vendute al fine di aiutare i bambini più poveri del mondo, salvando loro la vita.



::: Noticia generada a las 12:35 AM




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