Miscelánea de jardines  

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sábado, mayo 24, 2003 :::
 


Fuente: ?
Fecha:

Il giardino pompeiano
Che cosa coltivavano i romani, come curavano gli orti, i giardini?. A queste e ad altre domande risponde il libro di Annamaria Ciarallo «Il giardino pompeiano - le piante, l’orto, i segreti della cucina» edito da Electa Napoli, che sarà presentato questa sera alle 18 alla Vigna di San Martino (ingresso dal corso Vittorio Emanuele, a Santa Lucia al Monte) nell’ambito del Maggio dei Monumenti. La Ciarallo, biologa, responsabile del laboratorio di Ricerca applicata della Soprintendenza di Pompei, fornisce esaurienti risposte alle curiosità ed alle domande relative ai segreti del giardino e della cucina dell’antica Pompei: il volume inoltre è una vera e propria raccolta di fonti storiche.



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Fuente: Il Giornale di Vicenza
Fecha:12-5-03

Ai Sentieri dell’Acropoli di Atene di Pikionis
Assegnato il premio Scarpa

A Treviso, nella nuova sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Palazzi Bomben e Caotorta, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino, XIV edizione, assegnato quest’anno a «I Sentieri di Pikionis» di fronte all’Acropoli di Atene. Un filmato realizzato nella capitale greca, nell’area dell’acropoli, ha messo in luce il dibattito urbanistico e culturale sulla salvaguardia dell’area archeologica e sulla sua integrazione con l’architettura moderna. Nell’ambito di questo dibattito, negli anni ’50 l’allora Ministro della Cultura affida a Pikionis «I Sentieri». «Non un incarico normale- dice Pikionis- ma un incarico per il quale abbiamo bisogno di lavorare nello spazio e nel tempo e raggiungere così un pathos unitario».
Luciano Benetton e l’arc. Domenico Luciani hanno consegnato il Premio ad Agni Pikionis, figlia di Dimitris, a nome di tutti i componenti la giuria, tra cui Carmen Anon, docente nell’Università di Madrid e vicepresidente della giuria, che definisce Pikionis l’artista di un cammono e i «Sentieri» un’opera d’arte di paesaggismo inventivo della modernità.



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domingo, mayo 04, 2003 :::
 
«Scarpa» a Pikionis

Fuente:Fuente: Corriere de la sera
Fecha: ? abril 2003
La Fondazione Benetton Ricerche ha assegnato il «XIV premio Carlo Scarpa per il giardino» ai sentieri disegnati dall’architetto Dimitris Pikionis (1887-1968) davanti all’Acropoli di Atene. La consegna ufficiale si terrà sabato 10 maggio (ore 17) a Treviso, nella nuova sede della Fondazione.
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Sabato 10 a Treviso
Ad Atene il Premio Scarpa per il giardino

Fuente: Il Giornale di Vicenza
Fecha: 1-5-03


Sabato 10 maggio, alle ore 17, nei palazzi Bomben e Caotorta in via Cornarotta 7 a Treviso, nuova sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche (da visitare per l’occasione in anteprima), vi sarà un incontro pubblico per la consegna del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, giunto alla 14ª edizione, a "I sentieri di Pikionis di fronte all’Acropoli di Atene". Disegnati e realizzati dall’architetto greco Dimitris Pikionis (1887 - 1968), essi costituiscono un caso, raro nella modernità, di autentica invenzione dell’arte del paesaggio. Si svolgono dalla base dei Propilei fino al belvedere di Filopappo, attraverso San Dimitris Loumbardiaris e il Colle delle Muse, come un "diario estetico" scritto con i sassi e le pietre di un linguaggio arcaico e innovativo, offrendo una sequenza sorprendente di passeggiate per contemplare e di soste per conoscere.
Nel corso della cerimonia Agni Pikionis ritirerà il sigillo di Carlo Scarpa e Haris Kalligas terrà il discorso ufficiale. I componenti della giuria Sven-Ingvar Andersson, Carmen Añòn, Domenico Luciani, Monique Mosser, Ippolito Pizzetti, Lionello Puppi saranno presenti per dar conto della unanime motivazione e della destinazione del contributo per nuovi studi e ricerche sul luogo segnalato e sui suoi contesti topografici antichi.



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Faire refleurir les jardins de Babour

Fuente: Unesco
Fecha: Octubre 2002

Le tombeau de Babour est un édifice modeste comparé aux monuments que ses descendants ont construits en Inde.

Mais il était entouré de magnifiques jardins paysagers situés à Bagh-e-Babour. Malheureusement, des décennies de négligence, vingt-trois ans de guerre et quatre années de sécheresse ont entraîné le dépérissement des jardins et des monuments. Le parc est désormais au centre-ville, entouré des constructions qui s’accrochent à la colline à laquelle il s’adosse.

Babour, qui se proclamait descendant direct de Genghis Khan et de Timour, s’empara du trône de Kaboul au xvie siècle après avoir été chassé du sien, dans la vallée de Ferghana. En 1525, il se lança à l’assaut de l’Inde, devint le premier empereur moghol et installa sa cour à Agra.

Babour, cependant, n’avait jamais oublié Kaboul. A sa mort, en 1539, c’est là, à Bagh-e-Babour, qu’il voulut être enterré. Un siècle plus tard, le Chah Jahan, le constructeur du Taj Mahal (Inde), fit édifier une petite mosquée en marbre dans les jardins de Babour, près de la tombe toute simple de son ancêtre. A la fin du xixe siècle, le dirigeant afghan Amir Abdul Rahman construisit un élégant pavillon à colonnades, dont le portique dominait les jardins en terrasses ornés de fontaines, de superbes rangées de platanes d’Orient et d’une profusion de roses sauvages et de jasmins parfumés, qui descendaient jusqu’à la ville en contrebas.

Selon les chercheurs, les jardins de Bagh-e-Babour ont été créés entre 1504 et 1528. Ils ont été endommagés par un terrible tremblement de terre en 1842 puis restaurés par Amir Abdul Rahman, à la fin du xixe siècle, et par le roi Nadir Chah, dans les années 1930. Tous deux étaient influencés par la mode des jardins à l’européenne et choisirent d’ignorer la tradition islamique du jardin. Ensuite, les jardins devinrent un parc public et les communistes y creusèrent une piscine.

La restauration de l’ensemble devrait durer plusieurs années. Avec l’aide de l’UNESCO et de la Fondation de l’Agha Khan, elle vise à retrouver l’aspect originel de ce lieu de villégiature, de la mosquée et, si possible, du pavillon. Les bâtiments résidentiels des environs seront également réhabilités. Les jardins retrouveront leurs arbres, leurs fleurs et leurs décorations de style moghol. Des allées et des bancs permettront aux Kaboulis de profiter à nouveau de ce petit Eden.



::: Noticia generada a las 8:16 PM




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