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jueves, enero 31, 2008 :::
 
Fuente: ONCE Noticias (México)
Fecha: 30-1-08
Autor: Rafael H. Guadarrama

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Instalan jardines en azoteas para mejorar la calidad del aire

México
Metro a metro la expansión de concreto en la Ciudad de México, ha agotado las áreas verdes necesarias para garantizar un aire limpio.
“Cuando la Organización Mundial de la Salud recomienda que tengamos por lo menos 15 metros cuadrados por habitante, aquí en la ciudad de México no tenemos ni siquiera tres metros cuadrados de áreas por habitante, entonces estamos muy por abajo y la contaminación es sumamente elevada”, indicó Jerónimo Reyes Santiago, encargado de la Colección Nacional de Crasuláceas y Cactáceas de la UNAM.
Para resolver esta situación, expertos de la UNAM se propusieron hace seis años la reconquista de las áreas verdes, a través de un proyecto denominado azoteas verdes.
El objetivo es aprovechar las características de plantas de la familia crasuláceas, como la Siempre Viva, para plantarse en azoteas, y además de un bonito jardín, tener en casa una trampa eficiente de dióxido de carbono que contribuya a limpiar el aire capitalino.
Las crasuláceas además de resistir temperaturas extremas, no requieren de riego constante. Para sobrevivir les basta el agua que reciben de la lluvia.
“Generalmente tienen cerca de 80% de agua en su cuerpo y no la sueltan, tienen un metabolismo que les impide fugas de agua, de manera que pueden vivir muy bien en una azotea donde la incidencia de radiación solar es elevada y también el frío”, indicó Reyes Santiago.
Para instalar una azotea verde se requiere una casa que no presente riesgo de desplome. El suelo artificial se refuerza con impermeabilizantes que impidan el paso de humedad. Se abren canales para drenar los excesos de lluvia.
Las azoteas verdes también tienen como ventaja que regulan la temperatura de una casa, por lo que su interior se mantiene agradable. Los expertos investigan y desarrollan nuevas variedades de plantas que puedan resistir mejor las condiciones de las azoteas.
“Una planta que tolere más la luz, más el frío, más la humedad, más la sequía”, manifestó Omar González Soriano, de mantenimiento de Colección de Crasuláceas de la UNAM.
También, analizan nuevos acomodos para ampliar las áreas verdes, como jardines colgantes o bien, un nuevo tipo de muros verdes.
Se estima que cada metro cuadrado de azotea verde requiere una inversión de 800 a mil pesos. En la ciudad, la UNAM ha montado seis.


::: Noticia generada a las 7:42 PM


miércoles, enero 30, 2008 :::
 

Fuente: Agoranews
Fecha: 15-1-08



Gilles Clément. Nove giardini planetari


La prima monografia in italiano dedicata al paesaggista francese di rilievo internazionale; il volume unisce la spiegazione del suo pensiero alla documentazione visiva e tecnica dei suoi progetti

I progetti e le idee di Gilles Clément sono oggi un punto di riferimento fondamentale per tutte le persone interessate ai temi del paesaggio: il suo lavoro ci riguarda tutti urbanisti e giardinieri, politici e operatori dell’amministrazione, architetti e semplici appassionati perché affronta alla radice, sollecitando riflessioni e confronti, i temi cruciali della natura, dell’ambiente e del paesaggio. Continua Alessandro Rocca, architetto e critico d'architettura: La sua iniziativa non offre soluzioni belle e pronte ma un modo di pensare che sovverte abitudini e luoghi comuni e che introduce, nel nostro rapporto con la natura, un’incredibile quantità di energia, di libertà e di creatività.

La prima sezione del libro si sviluppa attorno a due testi paralleli: uno di Alessandro Rocca che contestualizza il lavoro di Gilles Clément nel panorama del paesaggismo francese ed europeo e introduce i principi cardine del lavoro di Clément quali il “giardino in movimento” interpretazione e sviluppo delle energie presenti sul luogo; il “terzo paesaggio” che comprende il territorio residuo, sia rurale che urbano, e l’incolto; il “giardino planetario” risultato della combinazione tra l’osservazione nomade e un’ipotesi.

L'altro testo, dello stesso Gilles Clément, definisce in maniera precisa la sua visione del paesaggio e il suo approccio alla progettazione. Scopriamo così che la biodiversità si annida in luoghi impensati quali i margini delle strade e le aree abbandonate. Queste diventano così “terzo paesaggio”, un nuova frontiera su cui il paesaggista opera dando vita a meravigliosi giardini di piante spontanee che non hanno quasi bisogno di manutenzione ma che diventano ecosistemi preziosissimi. Si fa largo con forza l’idea di un nuovo tipo di giardino, il “giardino in movimento”, in cui il giardiniere lavora insieme alla natura assecondando i suoi mutamenti nel tempo, secondo le stagioni e regalando al lettore una serie di strategie minime per progettare il proprio giardino con poche risorse economiche e con un risultato di sicuro impatto estetico. Tutto il lavoro di Clément è improntato verso un discorso ecologico che trova il suo centro nel concetto di “giardino planetario”, esemplificato in una mostra di successo alla Grande Halle della Villette (1999), il quale è una visione dell’intero pianeta come di un ambiente ecologico unitario, un sistema interdipendente in cui tutti siamo ospiti attivi e passivi, e in cui tutti i nostri gesti si ripercuotono nell’armonia, o nella dissonanza, dell’insieme.

Nella seconda parte del libro vi è una lunga intervista realizzata nel giardino sperimentale di Clément a La Vallée. Gilles Clément descrive il suo modo di lavorare spiegando la sua posizione nei confronti di temi importanti quali l’ecologia, il rispetto per l’ambiente, il rapporto dell’uomo con il mondo vegetale e animale. Segue la parte illustrata in cui sono presentati i nove giardini che rappresentano il meglio dell’opera di Gilles Clément, tutti gli interventi sono situati in Francia, tranne uno situato sull’isola di Réunion. Circa duecento fotografie a colori ed una cinquantina di disegni tecnici documentano ciascun progetto nel dettaglio. Di ogni giardino viene illustrata la componente architettonica, i principi che regolano l’organizzazione dei diversi spazi e le relazioni che intercorrono tra essi; allo stesso tempo anche la componente botanica viene analizzata specifi cando le caratteristiche di tutte le essenze utilizzate ed evidenziando il modo in cui piante molto diverse tra loro possono convivere in uno stesso ambiente.

Per le sue caratteristiche di spettacolarità e per l’intensità del pensiero dell’autore, il libro si rivolge anche a un pubblico di non specialisti comunque interessati ai temi compresi tra il giardino e l’ecologia.

Gilles Clément. Nove giardini planetari
di Gilles Clément
a cura di Alessandro Rocca
Prezzo € 35,00
Editore 22 Publishing

::: Noticia generada a las 12:22 PM




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